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95036 Via Tagliamento, Randazzo (CT)

Randazzo è una piacevole cittadina di nobili origini medievali, tanto da meritarsi l'appellativo di Città medievale dell'Etna.  Adagiata ai piedi dell'Etna, dove nei secoli si sono incontrate le più disparate civiltà, greci, romani, bizantini, ebrei, arabi, normanni e aragonesi hanno lasciato tracce di alto valore documentario ed artistico e culturale. Per via del suo clima mite, Randazzo è stata meta di vacanze e soggiorni per tanti importanti personaggi storici. Infatti, tanti Re e Regine Aragonesi scelsero Randazzo per le villeggiature e il divertimento estivo delle loro corti.

Durante la seconda guerra mondiale la città è stata fortemente bombardata dalle forze alleate distruggendone una grande parte. Circa il 70/80% della città fu distrutta e i bombardamenti non risparmiarono neanche la bellissima chiesa di S. Martino (risalente al XIII-XIV secolo), che fu quasi completamente distrutta.


Tradizioni e Feste patronali 


Il 15 agosto si tiene la festa in onore di Maria SS. Assunta, patrona del paese. Questa, tra le tante, è più importante della città. Lungo la via Umberto viene fatta sfilare "a Vara" un fercolo sagomato attorno un antico tronco di legno (del XVI secolo) riccamente decorato e alto circa 18 metri circa.  Sulla "Vara" vengono posti circa trenta bambini, in mezzo a ricche scenografie che raffigurano i misteri della morte, dell'assunzione e dell'incoronazione della Vergine Maria.

Il 19 marzo si celebra S. Giuseppe compatrono della città. Scuole e uffici pubblici restano chiusi e nel pomeriggio si svolge una tradizionale e storica fiaccolata che ricorda anche il presunto miracolo di San Giuseppe, che nel marzo 1981 salvò Randazzo dalla minaccia della lava.


La settimana Santa. Durante la Settimana Santa  a Randazzo ci sono 5 belle e suggestive processioni religiose, organizzate dalle principali confraternite della città. In special modo quella che si svolge nella giornata del Venerdì Santo è la principale e la più importante. Infatti, in questa processione partecipano tutte le confraternite della Città, il clero cittadino, le autorità civili e militari. I simulacri del Ss. Crocifisso e quello della Vergine Addolorata, posti su due grandi "varette" adornate da lumi accesi, vengono portati a spalla per tutto il centro storico.

 

Cucina e prodotti tipici

Date le eccezionali condizioni climatiche e il terreno vulcanico, i prodotti agricoli coltivati sul territorio etneo sono hanno tutti incredibili proprietà organolettiche. Ad esempio, il pistacchio verde di Bronte e le arance rosse etnee, sono ricchissimi di antiossidanti rispetto a prodotti analoghi coltivati in altre zone del continente.
Ed è per questo che sull'Etna ogni prodotto è un'eccellenza, dal pistacchio verde di Bronte DOP, all'olio extravergine di oliva Monte Etna DOP, al Fico d'India dell’Etna DOP, al pecorino siciliano...


Una nota particolare va fatta per i vini. I vini dell'Etna hanno una naturale e particolare personalità legata ai vitigni autoctoni e alla zona di produzione. I vitigni tipici legati a questo territorio sono il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Carricante e il Catarratto da cui si producono vini di grande spessore e dalle gradazioni alcoliche elevate.

La cucina locale si basa su antiche ricette delle nonne, con un pizzico di rivisitazione professionale e con prodotti a km 0 perché che la cucina è basata quasi interamente su prodotti locali. I primi piatti principali sono, Farfalle al Pistacchio di Bronte, Pasta Ncasciata, Pappardelle ai funghi porcini, Maccheroni fatti a amano con sugo di suino nero dei Nebrodi, Zuppa di funghi locali, Pasta con le Sparacogne...

I secondi spaziano dall'arrosto misto di carni locali, alla salsiccia con finocchietto selvatico, alle puntine di suino nero, alle costate di manzo, al tenerissimo agnello "castrato" e sono tutte carni provenienti da animali rigorosamente allevati all'aperto.

Per quanto riguarda i dessert, l'imbarazzo della scelta è enorme. Si può scegliere un bel semifreddo alle mandorle di Randazzo, un gelato al pistacchio, il classico cannolo alla ricotta, la cassata Siciliana...

 

Monumenti
Dato l'immenso patrimonio architettonico di natura religiosa, Randazzo è chiamata anche la città delle 100 chiese. Ma le chiese più importanti sono la Basilica minore di Santa Maria Assunta, del 1214, la Chiesa di San Nicolò del XIII secolo e la Chiesa di San Martino del XIII secolo
 

Altri siti architettonici importanti

Palazzo Reale (Casa Scala) Costruito sotto gli ultimi re normanni. In questo palazzo soggiornarono: Giovanna Plantageneto figlia di Enrico II d'Inghilterra e moglie di Guglielmo II di Sicilia; Costanza d'Altavilla moglie dell'Imperatore Enrico VI lo svevo; Enrico VI di Svevia; Federico II di Svevia; tutta la corte aragonese, fra cui Giovanni e Federico III; nel 1535 Carlo V d'Asburgo, di passaggio per Randazzo.

Museo Archeologico Paolo Vagliasindi. Ospitato nella fortificazione del Castello “Carcere” raccoglie i reperti ritrovati in contrada S. Anastasia a Randazzo dall'archeologo Paolo Vagliasindi

Museo Civico di Scienze Naturali Il Museo ospita la collezione Ornitologica Priolo, composta da 2250 esemplari di uccelli italiani ed esotici tra i quali il Grifone dell'Etna e l'Avvoltoio dagli anelli che, ormai estinti, fino a qualche decennio fa solcavano i cieli dell'Etna e la collezione Naturalistica Lino composta da fossili, minerali, rocce e conchiglie ritrovate in Sicilia.

Museo dell'Opera dei Pupi  Ospita la collezione di Pupi Siciliani della famiglia Russo, composta da 37 marionette che rappresentano i personaggi dell'epopea storica della Chanson de Roland.